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La FAVO è stata invitata in audizione dal Ministero per le Disabilità per portare il contributo del volontariato riguardo alla valutazione di base della disabilità oncologica e per dare voce alle istanze dei malati di cancro. La Federazione ha dato seguito alla propria partecipazione attiva alla precedente consultazione pubblica "Verso una piena inclusione delle persone con disabilità» promossa dal Ministero per le Disabilità durante dalla precedente legislatura. https://www.favo.it/news/2127-favo-partecipa-alla-consultazione-pubblica-verso-una-piena-inclusione-delle-persone-con-disabilita-partecipa-promossa-dal-ministro-stefani.html
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Roma, 3 aprile 2023
si terrà oggi l'incontro "FOCUS ON HER 2+" per affrontare un'analisi dello scenario attuale e prospettive future nel tumore della mammella, con interventi della società scientifica e di associazioni di pazienti.
Silvana Zambrini, Presidente Antea Associazione, Vicepresidente FAVO dice: “Dobbiamo però constatare - sottolinea - che la riabilitazione non è ancora stata inserita nell'elenco delle prestazioni garantite a tutti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Consideriamo ad esempio la sofferenza fisica, psicologica e sociale per la presenza di un linfedema al braccio, con problemi attinenti non solo alla mobilizzazione ma anche estetici, con ripercussioni psicologiche e sociali. Questa paziente sicuramente ha diritto a poter accedere velocemente e gratuitamente alle cure fisioterapiche. Ma perché allora questa necessaria riabilitazione non rientra ancora nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)? È vero che con il codice 048 i pazienti oncologici hanno diritto alla esenzione dal ticket, ma non sempre e ovunque l'esenzione viene rispettata. Occorre in verità offrire un percorso riabilitativo integrato, che tenga conto delle particolari esigenze per il singolo paziente, per ridurre al minimo la disabilità fisica e i numerosi deficit funzionali, cognitivi, nutrizionali, psicologici, sociali e professionali. Per un buon risultato occorre un lavoro di squadra ben programmato in anticipo, evitando che i danni si manifestino. Non trascuriamo infine di considerare il forte valore sociale e economico quando una paziente non grava sullo Stato per i costi derivanti da una disabilità ormai conclamata”.
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Si è tenuta il 14 Marzo la Conferenza Stampa "Un Impegno comune contro l'HPV" presso la Camera dei Deputati, un importante passo per le associazioni del gruppo HPV (Fondazione Umberto Veronesi, FAVO, Cittadinazattiva, IncontraDonna Onlus, Consiglio Nazionale dei Giovani, ThinkYoung, LILT, aBRCAdabra, LOTO Onlus e ACTO). Alla presenza degli onorevoli Bonetti e Lacasella, il gruppo ha presentato il Manifesto per l'eliminazione dei tumori correlati al papillomavirus. Con la sottoscrizione del Memorandum d’intesa è stato rinnovato l'impegno dei deputati della Legislatura XIX presenti di perseguire gli obiettivi nazionali ed internazionali di copertura vaccinale al 95% entro il 2030 e fare dell’Italia il primo Paese a eliminare i tumori HPV-correlati.
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Dopo il successo del corso “InFormazione del caregiver oncologico”, FAVO, torna a collaborare con ISHEO per lanciare la CAREGIVER ACADEMY - La Scuola per Chi si Prende Cura, una piattaforma dedicata ai caregiver oncologici informali, pensata per fornire loro la formazione, l'aggiornamento e gli strumenti necessari per gestire in modo più consapevole il percorso di assistenza del malato oncologico.
Il primo webinar si terrà il prossimo 27 Marzo 2023 ore 16.45 - 19.15, e avrà come titolo “COME REAGIRE ALLA TOSSICITA' DI TRATTAMENTI NEL PAZIENTE ONCOLOGICO - Quello che il Caregiver informale deve sapere”. Le informazioni che saranno fornite riguarderanno quanto il caregiver deve sapere per dare il suo contributo. Non saranno pertanto trattati temi inerenti servizi di assistenza o terapie.
Tutti i webinar saranno gratuiti e sarà possibile partecipare previa registrazione al seguente link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_JDUkRaChRi2wSxZky_eWmA
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Anche FAVO, insieme ad UNIAMO e molte altre Associazioni, sottoscrive la lettera aperta al Governo
Dal primo gennaio 2023 è in vigore il nuovo contratto collettivo nazionale per colf, badanti e collaboratori domestici. Un atto che giustamente adegua le retribuzioni, mediamente molto basse, riconosciute a chi assicura assistenza domestica presso milioni di famiglie italiane.
Vengono innalzate le retribuzioni, elevato il costo dei contributi, aumentate le indennità sostitutive di vitto e alloggio. Per restituire l’idea degli aumenti, una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. Se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro.
Se il collaboratore vanta una certa anzianità di servizio, la spesa aumenta.
Come detto, si tratta di aumenti doverosi, ma che si abbattono esclusivamente sulle famiglie cioè le prime garanti del sistema di welfare. Sono oltre due milioni di nuclei.
Ne sono colpiti in particolare alcuni profili.