Nonostante l'appello delle associazioni dei malati, la Camera dei Deputati, nella votazione del 10 febbraio 2015 sulla riforma del Titolo V della Costituzione, ha respinto l'emendamento Vargiu, con il quale veniva esplicitata l'estensione dell'autorità dello Stato centrale ad esercitare i poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni inadempienti nell’attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in sanità quelli civili e sociali.

Il dibattito politico ora proseguirà per i successivi passaggi parlamentari necessari all'approvazione definitiva della riforma. L'emendamento è stato respinto nonostante il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche tranne il PD e la Lega. E' evidente che il risultato, nei numeri, non soddisfa le associazioni dei malati, ma il dibattito parlamentare che ha preceduto il voto è un incoraggiamento ad andare avanti per il significato politico che riveste.

L'estratto del resoconto stenografico della seduta rende conto di questo dibattito, ed in particolare della dichiarazione di voto dall'On. Vargiu che ha chiaramente e più volte richiamato il nostro appello facendo riferimento esplicito alle organizzazioni dei malati.

Esprimiamo riconoscenza all'On. Vargiu a nome di tutti i firmatari dell'appello per il suo impegno affinché nella lettera m) dell'art.117 Costituzione venga chiaramente garantito il diritto alla salute per tutti i malati in ogni regione d'Italia attraverso l'esplicito riconoscimento del potere sostitutivo dello Stato a garanzia dei LEA spesso negati in molte regioni.

Ora la discussione nelle aule parlamentari proseguirà fino all'approvazione della riforma. Allo stesso modo, può e deve proseguire anche l'azione di sensibilizzazione e coinvolgimento che le associazioni dei malati stanno portando avanti nei confronti di tutte le organizzazioni della società civile, affinchè il nostro appello per la #sanitàunaeindivisibile non rimanga inascoltato.

 

Per approfondire

Scarica l'estratto del resoconto stenografico della seduta

Leggi la notizia su Quotidiano Sanità